Considerazioni

Guerre, attentati, rapimenti, sequestri, terrore: questo è quello che tutti noi leggiamo, tutti i giorni, in ogni quotidiano o sentiamo, anche se non vogliamo, da qualunque telegiornale.
Ognuno di noi ha una sua propria idea di quello che è successo e che succederà, ma una cosa penso ci accomuni tutti: lo sdegno per quello che sta succedendo.

Come molti di noi, ascolto, seguo e penso: le immagini di inermi persone straziate mi riempiono d’orrore. Gli occhi dilatati e atterriti dei bambini di Beslan sono scene che penso farò fatica a dimenticare, come purtroppo tante altre, del resto.
I cosiddetti “kamikaze” (definizione, usata comunemente, sulla quale discordo … attenzione, i soldati nipponici della 2^ g.m. erano tutt’altra cosa … non si gettavano su inermi bambini!) sono il segno della più nera disperazione: chi compie atti così inumani vuol dire che non ha nulla da perdere.
E tutto l’oriente ha, oggi, poco da perdere e tutto, o quasi, da guadagnare.
Viceversa, l’occidente ha quasi tutto da perdere: ad esempio, sicurezza e stile di vita.
L’attuale politica mondiale in tal senso poi, un po’ mi disorienta: anche qui, comunque, ascolto, seguo, medito.
E spero.

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