West Star

Da L’Arena di venerdì 26 Gennaio 2007

  
West Star ha aiutato la pace: buona idea farne un museo
Ha ospitato decine di migliaia di uomini con lo stesso ideale
 
 
«Chiude la base Nato segreta…» recita un articolo apparso su L’Arena dell’11 gennaio riferendosi al sito protetto, denominato romanticamente «West Star» (stella dell’occidente) scavato negli anni sessanta sotto il monte Moscal di Affi.
Bene, va detto, se chiude un sito militare ciò significa che non serve più. Si sono esaurite le sue funzioni operative perché si è praticamente annullata la minaccia di una guerra «convenzionale» che coinvolga direttamente l’Europa e l’Italia. È finito il periodo della cortina di ferro e della guerra fredda che vide l’aspra contrapposizione tra la Nato ed il Patto di Varsavia dal termine della seconda guerra mondiale sino alla caduta del «muro di Berlino».
West Star ha contribuito ad assicurare mezzo secolo di pace sulla frontiera tra i due blocchi che, nel settore italiano, correva sulla displuviate alpina dalla Svizzera sino a Trieste. Da West Star muoveva l’organizzazione e l’esecuzione di tutte le esercitazioni difensive della Nato con la partecipazione delle forze Nato (incluse ovviamente quelle italiane), terrestri aeree e navali, destinate alla difesa dello scacchiere nord-orientale italiano. Ogni esercitazione, della durata media di una settimana, vedeva il sito svegliarsi dal suo semi-letargo ed animarsi come un alveare in primavera, con parecchie centinaia di militari e civili che, 24 ore su 24, ne assicuravano il pieno funzionamento operativo e logistico.
Non vi sono misteri nella storia di West Star. Assolutamente infondate le voci di missili e di rampe di lancio emergenti dalle profondità del monte per scagliare dardi infuocati verso oriente. Sul sito gravava soltanto l’ovvia copertura di segretezza di tutto ciò che si riferisce alla preparazione bellica dell’Alleanza e della Nazione.
West Star era soltanto un efficientissimo contenitore, tecnologicamente avanzato che, in caso di guerra anche nucleare, batteriologica e chimica, offriva sicurezza e continuità al Comando operativo congiunto di Verona (Jcoc/Verona), garantendone l’esercizio dell’azione di comando e controllo sullo sviluppo delle operazioni nello scacchiere nord-orientale italiano.
West Star contenitore di uomini e non di missili! E la sua storia è fatta di rapporti internazionali ed interalleati di grande respiro. È storia di uomini, militari e civili; quanti ne sono passati in mezzo secolo! Decine di migliaia, di nazionalità e culture diverse, ma tutti uniti nel dimostrare la determinazione dell’alleanza di reagire ad attacchi di qualsiasi natura del Patto di Varsavia. Ministri, parlamentari, ambasciatori, generali di altissimo rango di tutti i paesi dell’alleanza hanno dato tono ai «briefing operativ» giornalieri svolti nell’interno del posto comando protetto reso efficiente dall’impegno di tutto il personale: ufficiali di ogni Forza armata e specialità, sottufficiali, graduati e soldati, dipendenti civili Nato ed a statuto speciale. Particolare menzione merita il personale militare e civile addetto alle telecomunicazioni, al funzionamento degli impianti, alla sicurezza ed alla manutenzione del sito in servizio continuativo 24 ore su 24. Vi sono dipendenti che hanno trascorso tutta la loro vita lavorativa nell’interno del «buco», in condizioni ambientali disagiate; è duro lavorare 8 ore al giorno sottoterra, 365 giorni l’anno, per 20 o più anni! Questi benemeriti costituiscono un compatto gruppo di fedelissimi di West Star, ancor oggi legati da amicizia e solidarietà commentate dalla lunga e talvolta sofferta convivenza lavorativa.
Grazie, vecchio West Star hai assolto bene i tuoi compiti e puoi oggi andare a riposo come operativo ma non come memoria storica. Il sindaco di Affi Roberto Bonomelli vorrebbe giustamente averti a disposizione della comunità locale ed ha anche valide idee sul tuo futuro impiego per attività culturali come, per esempio, un museo della guerra fredda. Concordo in toto col sindaco Bonomelli e mi auguro che il sito sia restituito ad Affi e che si formi un comitato Comune-Provincia-Comandomilitare per un esame congiunto delle possibili soluzioni. Personalmente, avendo vissuto le vicende di West Star dall’alba al tramonto, dichiaro la mia disponibilità a collaborare ad ogni iniziativa. Ritengo ad esempio interessante un circuito culturale del sito, arredato di documentazione foto-cartografica che illustri a turisti e scolaresche un arco di mezzo secolo dell’ultima storia europea.
Anche se forti sfide ancora attendono l’umanità, prima tra tutte quella del terrorismo internazionale, la marcia verso la pace è in lento movimento. La chiusura di West Star ne è significativo sintomo; ma è opportuno che il sito sopravviva e che la sua storia, prima segreta, sia ora resa pubblica per non dimenticare e ricordare ai giovani una delle faticose tappe vissute dai loro padri.

Giorgio Donati
Generale, già Comandante delle Forze terrestri alleati del Sud Europa Verona

58 Risposte a “West Star”

  1. Sono del 12-1995. Ho avuto la fortuna di essere assegnato a West Star come segretario del capo centro trasmissioni da febbraio 96 fino al congedo. È stata un’esperienza fantastica. Ricordo con affetto il mio comandante, gli ufficiali, i sottufficiali ed i compagni con cui ho prestato il servizio militare.

  2. Io sono stato molto fortunato, ho fatto il servizio militare a West Star come impiegato. Ero il segretario del Capo Centro Trasmissioni e, durante le esercitazioni, smistato i messaggi nei vari uffici della base. Anch’io ho dei bei ricordi sia dei compagni che delle persone (ufficiali, sottufficiali e dipendenti) con cui ho lavorato. In particolare ho un bellissimo ricordo del mio capitano: alla fine della leva mi ha tributato a sorpresa, in mensa, un brindisi d’onore da parte di tutto il personale del sito. Mi è spiaciuto veramente tanto non prolungare la ferma. Approfitto per salutare tutti quanti, per qualsiasi ragione, sono stati legati a questo posto incredibile.

  3. ero nel reparto guerra psicologica caserma Passalacqua nel periodo Aprile 78 al febbraio 79 e sto cercando un mio compagno di Scandicci

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