Oggettino

Nella città dove vivo esiste da molti anni il matto del paese. Leggenda vuole che dopo la morte di sua moglie sia impazzito.

E’ un signore che gira per la città e parla, gesticola, discute da solo. Noi lo chiamiamo "Oggettino" perche quando ti si avvicina ti chiede se hai un oggettino da regalargli, uno qualsiasi.

Non chiede mai soldi, ma "oggettino oggettino".

Credo che anch’io, se dicessi le cose che penso mentre cammino, sarei considerato matto come lui.

La differenza tra me e lui, a parte chiedere un oggettino, è solo una questione di volume: cioè lui non riesce a pensare senza dire ad alta voce quel pensiero.

L’altro giorno gli ho dato un oggettino, ho preso il mio vecchio auricolare e gliel’ho regalato.

Adesso, quando passeggia parlando e discutendo da solo, chi non lo conosce pensa semplicemente che stia facendo una telefonata appassionata. Per loro non è un matto.

Anche a me piace parlare ad alta voce da solo e spesso uso questo escamotage per non farmi beccare.

E’ stato contento del regalo. Questa mattina era sotto il bar di casa e mi ha ringraziato ancora, ma l’ha fatto per una cosa che io non gli ho mai dato. Non si ricordava di me.

Da: "Un posto nel mondo", di Flavio Volo

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