Ancora su WEST STAR – Affi

Ex base «West Star» ad Affi:
per salvarla 300 mila euro

La Regione interviene per salvare la ex base Nato di Affi. Il Consiglio regionale, nel corso dell’approvazione del bilancio conclusasi alle sei del mattino di ieri, ha accolto l’emendamento presentato dagli assessori Massimo Giorgetti e Marialuisa Coppola, con cui si stanziano 100mila euro per gli anni 2010, 2011 e 2012, (in totale dunque 300 mila), per «la valorizzazione turistica culturale del rifugio anti-atomico denominato West Star di Affi». Ovvero: «La giunta regionale è autorizzata a stipulare una convenzione col ministero della Difesa per un progetto di valorizzazione del sito».
Il mistero sul destino della base Nato, che ebbe un ruolo strategico nello scacchiere mondiale negli anni della contrapposizione fra i due blocchi, Unione Sovietica e Alleanza Atlantica, comincia a dissolversi. Dopo la cessione nel 2007 della base al ministero della Difesa italiano, poichè la Nato ne aveva deciso la dismissione in quanto non più di interesse strategico per le forze alleate, il futuro della base era, da due anni, avvolto da una nebbia di incertezze, tanto che voci inistenti e allarmanti, parlavano di un possibile utilizzo da parte dello Stato italiano per lo stoccaggio di scorie nucleari, considerato che il sito è stato un rifugio antiatomico.
L’assessore Giorgetti quindi ha preso a cuore la questione ed è intervenuto a sostegno con il provvedimento. Spiega: «È il primo passo per un percorso di valorizzazione turistico, storico e museale del sito.
La Regione interviene prendendo tempo e mettendo una "fiche" sul tavolo per avviare un rapporto con il Ministero della Difesa. Siamo entrati in campo, perché non possiamo permettere che i limiti del bilancio della Difesa portino alla chiusura della base, patrimonio che non può andare disperso».
«Presto», precisa Giorgetti, «convocherò i sindaci della zona, per intavolare un ragionamento condiviso sul destino della base. Ne parlerò a breve anche con il ministro La Russa, poiché credo che anche il ministero sia interessato al ritorno che potrà offrire "West Star". Il mio sogno», continua l’assessore, «è che si possa realizzare un museo sulla guerra fredda, che ha diviso l’Europa per 50 anni con il rischio di una guerra nucleare. Il museo sarebbe un volano straordinario di sviluppo turistico-culturale, con una capacità attrattiva da tutta l’Europa.
Credo che chiunque a Verona sarebbe disposto a pagare 10 euro per visitare l’ex rifugio antiatomico, per anni diretto sotto terra dagli americani».
«È un’operazione quella attivata per prevenire anche usi "impropri" del sito, che non porterebbero nulla al territorio. Contatterò presto anche il generale Novelli del comando Comfoter, sperando di trovare un "alleato" in questa partita», conclude Giorgetti.
Anche il sindaco di Affi, Roberto Bonometti si dice felice della notizia, dopo che per due anni aveva cercato riscontri sul destino della base scavata nella «pancia» del monte Moscal e che per metà secolo ha sovrastato il paese. «Mi fa piacere l’iniziativa di Giorgetti e la ritengo molto positiva. Così abbiamo il tempo di prendere in mano la situazione. Cercheremo di creare un tavolo per studiare un utilizzo possibile della base. Siamo aperti a tutto ciò che abbia un carattere turistico-culturale. Intanto continuerò a chiedere che per un anno o due, il sito possa essere visitato dai cittadini di Affi e dalle tantissime persone che ne hanno già fatto richiesta anche da paesi e città vicine».

Annamaria Schiano (dal sito del quotidiano L’Arena)

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