Giornate del …. D’altronde, sono o non sono un Area Manager?

Vi capitano mai delle giornate, eufemisticamente parlando, del caxxo?


A me si.


Comincio stamattina col sorbirmi mezzora di coda in tangenziale (e cos’è, ti lamenti per una mezzoretta, a Milano o Roma stiamo ore e ore fermi: vero, conosco, conosco. Ma io sono a Verona, città di provincia …): ci sarà un incidente, penso; no, no il tutto si risolve dopo un paio di chilometri, dopo un banalissimo innesto con un’altra strada. Ma ieri la strada era uguale: tutti d’accordo oggi a passare di lì per farmi arrivare tardi in ufficio?
Ovviamente, arrivo tardi e per fortuna non timbro il cartellino e il mio capo non è ancora arrivato (sarà anche lui in coda …).


Mi sistemo e telefono a un cliente per alcuni chiarimenti su un contratto di Leasing che mi è pervenuto (ci sono delle scritte e delle cosette da cambiare, piccolezze, ma vanno fatte, trattandosi di un contratto): gli chiedo se mi può dare il nominativo di una persona della società di Leasing da contattare e lui mi dice che ne ha i “cog***** pieni e che se non vogliamo vendere non c’è problema, LUI va dai concorrenti che sono lì a braccia aperte ad aspettarlo e continuano tutt’ora a chiamarlo …
L
‘istinto sarebbe quello di dirgli: “Ma vai e fai pure e va’ anche a cag***! Ignorante e cafone che non sei altro”.
E invece, no (d’altronde, sono o non sono un Area Manager?).
“Ma sig. XXXXXXX, c’è un equivoco … Lei capirà, la mia direzione non accetterebbe …”. Dopo mezz’ora di discorsi dei quali, onestamente, non ricordo quasi il senso (ma penso che gli sproloqui, in genere, non ne abbiano) conveniamo che mi farà avere ‘sto nominativo: ma non poteva dirlo subito?


Dieci minuti dopo: squilla il telefono. E’ un altro cliente che si lamenta perchè vorrebbe un’assistenza. Sacrosanto e corretto, ma capisco che la colpa non è nostra.
Cerco, con le dovute cautele, di spiegarglielo: impresa vana e impossibile.
Vuole assolutamente e SUBITO una persona (e proprio quella, il sig. ********). Sfortunatamente, il sig. ******** ha la moglie in ospedale per un intervento importante e non può partire. Il cliente non ci crede e si inalbera: l’istinto, anche qui, sarebbe quello di mandarlo a cag***, ma mi trattengo (d’altronde, sono o non sono un Area Manager?) e cerco di ri-spiegargli la cosa.
Pare capisca: fine della telefonata.
Dieci minuti e mi chiama il responsabile dell’assistenza dicendomi che ha quasi mandato a cag*** lo stesso cliente che, messo giù il telefono con me ha subito ritelefonato a lui, obbligandolo a dargli il numero di cellulare del sig. ********.
Il sig. ******** (persona amabilissima e disponibilissima) si mette d’accordo con il cliente per risentirsi fra un paio di giorni.
Tutto per una cosa che poteva aspettare benissimo.


Mah, commento (un po’ deluso) il mondo è bello perchè e vario: o avariato, come disse qualcuno, ma non ricordo chi.
Ovviamente, concordo con la seconda ipotesi e non sono pessimista!












4 Risposte a “Giornate del …. D’altronde, sono o non sono un Area Manager?”

  1. ciao fante…anch’io sono di Verona ed ogni giorno mi faccio San Pietro-Borgo Roma in tange per andare in università e tanto, anche se non se ne vede il motivo, traffico c’e n’è sempre…un giorno un incidente, i lavori, la fiera, le deviazioni…io mi accendo lo stereo e una sigaretta e canticchio allegramente mentre la gente attorno impazzisce!

  2. Così è, purtroppo.
    Sai cosa faccio io in questi casi?
    Attingo alla mia passata esperienza militare che, devo dire, molto aiuta in questi frangenti.
    ciao
    X^

  3. fanteriadarresto… Nel lavoro sei onesto. La tua natura indipendente non ti qualifica per le attività da svolgere in compagnia di altri, a meno che tu non abbia mano libera in tutto quel che devi svolgere. Per gli affari, non entrare in società

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